Come si potrà intuire dal sito e un po’ meno
dalla grafica, questo blog parla di giochi da tavolo. Quel gigantesco mondo in continua espansione fatto di token, cubetti di legno e plance delle più disparate forme e colori.
Non saranno delle vere e
proprie recensioni primo perché ci sono una marea di siti che lo fanno già (e
meglio di come lo farei io – ciao
tana!)
secondo perché non ne ho voglia.
Quello che desidero fare io è invece dare una
sensazione, trasmettere le impressioni, raccontare quello che succede quando
decidiamo di sederci al tavolo davanti ad un bel gioco e qualcosa da mangiare
possibilmente.
Mi considero un neofita del mondo ludico, ho
cominciato relativamente da poco e la mia collezione è appena agli inizi, ma la
passione ce l’ho. Quelli che mancano sono i soldi per comprarli sti giochi, ma
in qualche modo rimedieremo.
I compagni di giocate sono sempre gli stessi: mia moglie, con la quale condivido un'inspiegabile e fortunosa passione per i boardgames, l'heavy metal e le serie tv, e una coppia di ragazzi pugliesi con i quali invece condividiamo l'altra metà della nostra collezione di giochi. Ogni tanto cerchiamo di tirar dentro qualche niubbo, ma per ora, oltre Carcassonne non siamo riusciti ad andare, al massimo un Hanabi o un Jungle Speed, quando proprio la vogliamo buttare in vacca.
So che dicendo questa cosa riceverò più
insulti che altro, ma personalmente non sono un seguace dei gestionali crucchi
più che altro perché mi sembra che manchino di anima. Per carità, li faccio volentieri
e non mi tiro indietro, ma quando un gioco smette di essere tale e diventa puro
esercizio matematico allora non mi piace più (anche perché in matematica son
sempre stato una sega). Preferisco quando c’è più interazione con gli
avversari, quando un tiro di dado o una pescata di carte ti può risolvere la
serata; poi parlo io che coi dadi ho una sfiga antologica, ormai quando passo
davanti allo scaffale, la scatola di Risiko mi ride in faccia.
I nostri amici invece, se non ci sono almeno 300 cubetti di legno di 9 colori diversi non si muovono neanche di casa, ma alla fine ci veniamo incontro e ci divertiamo lo stesso.
Comunque bando alle ciance e partiamo.
Buongiorno a te!!! Ottima introduzione!!!
RispondiEliminaAldilà del gioco, l'obiettivo è quello di trascorrere una serata divertente con gli amici, raccolti intorno ad un tavolo che con il suo allestimento, ci proietta in un'ambientazione sempre diversa con la quale ci si confronta ed è questa secondo me l'essenza di questi giochi...ti fanno conoscere nuove persone di cui riesci a capirne anche il carattere proprio in base a come si pongono davanti ad essi (ad es. Dixit può essere molto introspettivo/deduttivo)!!!
Mi sento preso in causa col discorso dei 300 cubetti ma me ne bastano anche 30 o 3 per smuovermi da casa!!! tutto và bene!
Se ci pensi è un classico ormai che si venga introdotti nel mondo dei Board Games quasi sempre dai tanto carini Party Games, quei giochi rapidi e intuitivi che riescono a generare la giusta allegria e competizione, rendendo la serata molto piacevole e in alcuni casi memorabile (vedi le mia capacità reattive in Jungle Speed :D) ma non puoi negare che un tavolo pieno zeppo di "TANTA ROBBA" ti fà sgranare gli occhi come un bambino che riceve il proprio regalo di Natale, inizia a scartarlo e sente una voglia irrefrenabile di iniziare a giocarci...tutto ciò riesce a rendere una semplice serata, molto molto interessante! EPPOI...non sei mica tu che ti sei fatto affascinare dal mondo di Terra Mystica tanto da comprartelo...e tutto queto grazie a chi?! ;D
D'altronde la passione per i giochi da tavolo, per come la vedo io, è come una buona grigliata di carne...inizi con gli antipasti (tanto carini e sfiziosi) ma poi c'è la portata principale e come sappiamo: quanto più ce nè, meglio è!...e alla fine ne esci sfatto ma soddisfatto!!! :D
Auguri per il tuo Blog...lo seguirò attivamente!
Steffo
Beh però se tiri in ballo Terra Mystica sei scorretto! Bello il paragone con le grigliate, me lo devo ricordare! :D
RispondiElimina